Come tutte le civiltà antiche anche gli Etruschi utilizzavano come forza lavoro gli schiavi, che fornivano una mano d’opera a basso costo che poteva anche essere molto specializzata. Erano uomini e donne che non godevano di diritti civili e politici, ed erano considerati oggetto di proprietà.
Le occupazioni più comuni nelle città erano i lavori domestici nelle abitazioni del ceto aristocratico, oppure come lavoranti nelle botteghe artigiane; nelle campagne: l’agricoltura o l’estrazione dei metalli nelle miniere. La fonte principale di schiavi erano le guerre e le razzie nei territori nemici. In genere gli schiavi non erano maltrattati in quanto erano considerati beni preziosi e la morte di uno di essi era vista come una grave perdita economica.